PRO_PAE 3 E11

Un sistema di turismo alternativo, capace di riconoscere e valorizzare le peculiarità locali, può iniziare un processo di sviluppo sostenibile che possa ridefinire un nuovo equilibrio tra gli abitanti ed i turisti. Il progetto organizza una serie di dispositivi spaziali e funzionali per una interazione diretta degli attori locali e temporanei, per cambiare le attuali dinamiche di distanza e stagionalità. L’implementazione della rete di percorsi esistente permette di muoversi all’interno delle peculiarità ambientali, culturali e ricreative del territorio. Le piste ciclabili sono sopraelevate su un argine, per consentire un flusso continuo e la percezione delle complessità del paesaggio attraversato. La parcellizzazione agraria e le colture sono ripristinate con l’installazione di nuove strutture che reinterpretano l’archetipo locale del muro a secco. Queste piccole strutture ibride mescolano le attività produttive locali con funzioni turistiche come ricoveri, spazi di vendita, informazioni. Per re-interpretare il centro storico di Alcalà, in costante dialogo con la topografia esistente, il progetto prevede due nuove tipologie abitative: una in continuità con il tessuto urbano ed una seconda che reinterpreta i terrazzamenti. Il muro a secco diventa facciata dei nuovi edifici ed il tetto una terrazza per un uso condiviso tra turisti e residenti: uno spazio pubblico con giardino, orti, mercato, playground e campeggio. L’insieme di queste proposte sviluppa una relazione inedita tra abitanti, lavoratori stagionali e turisti, ed integra nuove funzioni e strutture per supportare la riurbanizzazione e ripopolazione del piccolo villaggio montano di Alcalà de la Selva.